Avvento Letterario| Jack e Jill di Louisa May Alcott

Jack e Jill è un romanzo di crescita e realizzazione di sé, perché non si può diventare dei buoni adulti se non si impara a dominare sé stessi. Migliorarsi, dovrebbe essere uno dei nostri buoni propositi per l’anno nuovo. Perché non bisogna essere più buoni solo a Natale.

Detto questo, la signora Minot, toccando quel bambino con la stessa tenerezza che avrebbe riservato ad uno vero, vi legò attorno un bel nastro bianco e, consegnata la statuina a Ralph, ordinò che fosse fissata al gancio in cima all’abete, dove sembrò fluttuare come se si sorreggesse sulle ali.

Jack e Jill guardarono in silenzio, con una sorta di dolce solennità impressa sui loro giovani visi. Per un momento la stanza rimase immobile mentre tutti gli occhi erano rivolti al Santo Bambino. Il sole parve farsi più dorato mentre accarezzava quella testolina; le fiamme dell’albero balenarono come se volessero arrampicarsi e baciarne i piedini e, all’esterno, le campane rintoccarono dolcemente, invitando la gente ad ascoltare ancora una volta la graziosa storia della vita cominciata il giorno di Natale.

Jack e Jill è forse uno dei romanzi meno noti di Louisa May Alcott, e magari vi domanderete perché abbia scelto proprio questo. Be’, perché il libro si apre su un dicembre innevato che precede di poco il Natale, accompagnando poi i protagonisti nell’arco dell’anno successivo, mentre si impegnano per realizzare e mantenere i buoni propositi che hanno formulato proprio nel periodo di Natale.

Jack e Jill Alcott

Di tutti i romanzi di Louisa May Alcott, questo è quello, forse, più corale. La storia, infatti, non segue solo le vicende dei due protagonisti, ma anche quelle dei loro amici. C’è Molly, un fiore nato in seno ad una famiglia di agricoltori; e c’è Merry, orfana di madre, alla ricerca di una figura femminile che la aiuti a crescere nel modo giusto. Ma c’è anche Ed, che così tanto somiglia a Beth di Piccole Donne; Ralph che sogna di andare in Italia e diventare un artista conosciuto in tutto il mondo. C’è Frank, amante delle macchine a vapore e che già studia per far bene all’università. Con loro, ci sono tanti altri coetanei che si preparano a diventare degli adulti responsabili, consci dei loro doveri e delle loro possibilità.

Ma soprattutto, ci sono Jack e Jill: lui coscienzioso, disciplinato e dall’animo limpido; lei impulsiva, ribelle e piena di sogni, per tanti versi così simile alla Jo di casa March. Lo è quando, all’inizio del racconto, s’incaponisce e decide di scendere giù dalla discesa più pericolosa solo perché Joe le ha detto che quella non è discesa per ragazze. Quel suo “ma non intendo sentirmi dire che ‘non ho il coraggio’ da nessun ragazzo al mondo” suona tremendamente familiare!

Così, su quello slittino, siamo con lei, e come lei non vogliamo ascolto alle sagge parole di Jack: è una questione di amor proprio. Cediamo all’orgoglio e alla ripicca. Dimentichiamo che ogni nostra azione porta con sé delle conseguenze, che possono essere più o meno piacevoli a seconda del giudizio con cui le abbiamo formulate. Inevitabilmente, l’incidente che ne segue ferisce anche noi, ed è con un misto di rimorso e ansia che seguiamo la successiva convalescenza dei due ragazzi: se Jack si è solo rotto una gamba, Jill potrebbe non camminare mai più.

Improvvisamente ci rendiamo conto che il nostro peggior nemico siamo noi stessi. Consci della nostra vulnerabilità, volgiamo lo sguardo verso una figura che possa aiutarci a governare la nave di fronte alle tempeste. E la signora Minot è già pronta ad accoglierci.

I mesi successivi sono pieni di domande, cui seguono consigli che aiutano ad affrontare il cammino verso l’età adulta con meno timore e più serenità. Ma ci sono anche delle insidie, scivoloni che ci ricordano che comportarsi nel mondo giusto non è sempre semplice. Come qualsiasi altra cosa, è questione di esercizio. Un dovere dove la pratica continua è essenziale, perché “siamo padroni delle nostre azioni, ma non delle loro conseguenze“. Come possiamo affrontare gli alti e i bassi della vita, se non sappiamo dominare noi stessi? Anziché cedere ai nostri difetti, dobbiamo imparare ad usare i nostri talenti, dobbiamo imparare a farne gli strumenti con cui forgiare il nostro avvenire. Solo in questo modo possiamo diventare delle persone migliori e realizzare noi stessi.

Un romanzo di crescita e realizzazione di sé.

Jack e Jill di Louisa May Alcott, Vento dell'est (gennaio 2016). ISBN: 9788892547698, 315 p., 2,99 €
Jack e Jill di Louisa May Alcott, Vento dell’est (gennaio 2016). ISBN: 9788892547698, pp. 315, € 2,99

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