Freschi di Stampa #1 | Novembre 2016

La vegetariana, Lost in translation, Triste America, Un vita come tante: questi alcuni dei titoli freschi di stampa, che sono finiti nella mia lista di acquisti prossimi e futuri.

Novità in libreria

tempo lettura
In questi ultimi giorni la mia lista di libri da prendere è aumentata a dismisura. Con grande dramma delle mie finanze. E con grande colpa delle ultime novità in libreria.

Lost in Translation

Lost in translation di Ella Frances Sanders. Editore: Marcos y Marcos, 120 p., ISBN 9788871687353, 15€. Titolo originale: Lost in translation
Lost in translation di Ella Frances Sanders, edito da Marcos y Marcos, 120 p., ISBN 9788871687353, 15€. Titolo originale: Lost in translation

Ogni lingua ha delle parole sue, delle parole che è impossibile tradurre altrove. Parole che, a tradurle, sarebbero svuotate del loro significato. Ad esempio, lo sapevate che i brasiliani hanno una parola per definire la carezza tra i capelli dell’amato? E che gli svedesi ne hanno una per indicare la terza tazza di caffè? La pila di libri non letti sul comodino si è meritata un nome in giapponese. I coreani, invece, hanno una parola per definire la capacità di cogliere da uno sguardo lo stato d’animo altrui. In questo volume, Ella Sanders raccoglie cinquanta parole speciali e intraducibili, ricorrendo alle illustrazioni per aiutarci ad avere un’idea, una sensazione del significato, laddove una parola non c’è. Non sembra anche a voi un viaggio magico intorno al mondo, alla scoperta di parole nuove ed uniche? Deve essere mio.

Una vita come tante

Una vita come tante di Hanya Yanagihara, edito da Sellerio (10 novembre 2016). 1104 p., ISBN 9788838935688, 22€. Titolo originale: A little life
Una vita come tante di Hanya Yanagihara, edito da Sellerio (10 novembre 2016). 1104 p., ISBN 9788838935688, 22€. Titolo originale: A little life

Di questo libro, pubblicato dalla Doubleday (USA) nel marzo dell’anno scorso, ho sentito parlare in lungo e in largo. All’estero, ha suscitato molto stupore, ed è anche stato tra i titoli in lizza per il Man Booker Prize 2015. Questa la sinossi del libro:

In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all’inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall’ambizione. Willem, dall’animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell’arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità.

Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell’amicizia.
Come accade di rado, da una inconsueta immaginazione narrativa si è distillato un oggetto singolare: un romanzo classico e al tempo stesso modernissimo, capace di creare un mondo di profonda, coinvolgente umanità.

La vegetariana

La vegetariana di Han Kang, edito da Adelphi (13 ottobre 2016). 177 p., ISBN 9788845931215, 18€. Titolo originale: 채식주의자
La vegetariana di Han Kang, edito da Adelphi (13 ottobre 2016). 177 p., ISBN 9788845931215, 18€. Titolo originale: 채식주의자

Vincitore del Man Booker International Prize 2016, questo romanzo ha fatto molto scalpore all’estero. Il libro, ambientato in Corea ed è incentrato sulla decisione di una giovane donna di diventare vegetariana. La vicenda, infatti, viene raccontata da tre punti di vista diversi: quello del marito della donna, quello del cognato e quello della sorella. Non posso dirvi altro, senza rovinarvi tutto. Sappiate che il libro l’ho già preso, perciò ve ne parlerò presto. Questa la sinossi:

«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l’ideale di un’estatica dissoluzione nell’indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell’ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.

Triste America

Triste America di Michel Floquet, edito da Neri Pozza (3 novembre 2016). 204 p., ISBN 9788854514089, 16.50€. Titolo originale: Triste Amérique.
Triste America di Michel Floquet, edito da Neri Pozza (3 novembre 2016). 204 p., ISBN 9788854514089, 16.50€. Titolo originale: Triste Amérique.

Dopo quanto successo nelle ultime ventiquattro ore, credo sia importante conoscere un po’ meglio gli Stati Uniti d’America. La sinossi:

L’America riempie il nostro immaginario come nessun altro paese. Non vi è giorno in cui, in Europa e in altri luoghi del mondo, non venga celebrata la più grande democrazia del mondo, il paese della libertà dove tutto è possibile, la terra di principi dove tutti sono uguali davanti alla legge. Ma le cose stanno davvero così, oggi, a distanza di secoli da quel 4 luglio 1776 in cui nacque questo grande paese? Michel Floquet ha attraversato in lungo e in largo gli Stati Uniti d’America e, armato di fonti, testimonianze, documenti, ha scritto un libro che è il ritratto di un paese sull’orlo del disastro.

I più ricchi, negli Stati Uniti, non sono l’1 ma lo 0,1 per cento della popolazione. Centosessantamila famiglie circa, che detengono da sole quasi un quarto della ricchezza nazionale. Una casta di nababbi che è unica al mondo, e ha equivalenti soltanto all’inizio del secolo scorso. Ogni giorno, nella vita quotidiana del paese, manca un milione e mezzo di uomini neri. Sono in prigione o morti prematuramente, per lo più per omicidio. Un adulto su cento si trova in carcere. Un prigioniero su quattro, nel mondo, è americano.

Vi sono undicimila morti in media all’anno per colpi di arma da fuoco. Circa novantamila feriti. Il tasso di abbandono scolastico supera il 50 per cento. Alla fine del ciclo scolastico, appena il 40 per cento degli allievi raggiunge il livello sufficiente per passare all’insegnamento superiore.

Quello che ritrae Michel Floquet, è un paese che ha perduto la sua potenza creatrice… un impero in avaria, che inciampa sui suoi vecchi demoni, incapace di reinventarsi.

All the Single Ladies: Il potere delle donne single

All the Single Ladies: Il potere delle donne single di Rebecca Traister, edito da Fandango (29 settembre 2016). 480 p., ISBN 9788860444912, 22€. TItolo originale: All the Single Ladies: Unmarried Women and the Rise of an Independent Nation.
All the Single Ladies: Il potere delle donne single
di Rebecca Traister, edito da Fandango (29 settembre 2016). 480 p., ISBN 9788860444912, 22€. TItolo originale: All the Single Ladies: Unmarried Women and the Rise of an Independent Nation.

Nel 2009 la percentuale delle donne statunitensi sposate è scesa sotto il 50%. In altre parole, per la prima volta nella storia del paese, il numero delle donne single (mai sposate, vedove, separate o divorziate) ha superato quello delle sposate. E, dato ancora più sorprendente, nello stesso anno le donne adulte al di sotto dei 34 anni che non erano mai state sposate hanno raggiunto il 46%. Nella maggior parte dei casi quelle che ritardano il matrimonio hanno interiorizzato l’idea che non essere sposate, non solo è accettabile, ma appagante dal punto di vista economico, sociale, professionale, sessuale e genitoriale, perché si può essere donne complete anche senza avere un uomo a cui legarsi.

Rebecca Traister analizza questo fenomeno e porta alla luce una sorprendente verità: il fenomeno delle single non è nuovo. Quando alle donne è stata data la possibilità di evitare il matrimonio eterosessuale prematuro, storicamente sono sempre avvenuti grandi mutamenti sociali. Traister va oltre e racconta come nel mondo occidentale le donne single siano oggi un gruppo coeso, con caratteristiche comuni (sono più progressiste delle donne sposate, viaggiano di più, spendono di più), che si sta imponendo esercitando una pressione sociale e politica. Lo fa attraverso una serie di aneddoti e ritratti di affascinanti personaggi che attraversano le categorie di razza, classe e orientamento sessuale.

E voi, avete letto uno di questi titoli? Pensate di leggerne qualcuno? O c’è qualche altro titolo che vi ha particolarmente colpiti e non vedete l’ora di leggere? Fatemelo sapere! Alla prossima.

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