Ci sono anni più pesanti di altri, anni che non riesci a prendere con filosofia quello che succede, anni che fai tanta fatica a lasciarti tante cose alle spalle. Il 2020 è stato un anno di questi. Ti trascini di mese in mese come uno zombie, annaspando tra lamentele, brontolii, malumori, ansie e preoccupazioni, ma, soprattutto, sperando di riuscire a cambiare qualcosa.

Sono arrivata agli ultimi giorni dell’anno completamente sfinita – anima e corpo. Purtroppo, questo è un dato di fatto, tendo ad assorbire tutto, col risultato che, nel tentativo di risollevare gli altri, mi esaurisco.

In questo clima, anche le letture ne hanno risentito. Raramente ho trovato così poco conforto e distrazione nei libri. La frustrazione nel cominciare un libro e trovarlo deludente è stata tanta e reiterata, col risultato che mi è pure passata la voglia di leggere. Che, poi, chissà, magari non era il libro brutto, ma io a non essere nella condizione di spirito giusta per apprezzarlo. No, no, alcuni erano proprio brutti…

Ciò nonostante, sono riuscita a leggere ben 30 libri. Molto pochi rispetto ad un tempo, ma un risultato sorprendente, considerato l’anno particolare.

Delle quasi 10.000 pagine lette, salvo molto poco, con mio grande disappunto. Questi i miei migliori libri 2020, ossia i libri che più mi hanno colpita e che mi sono piaciuti. Ce n’è anche qualcun altro, ma ho preferito fermarmi ai cinque migliori.

1# War Horse di Michael Morpurgo

Questo è un libro che ti entra nel cuore e lì resta. Vivere la prima guerra mondiale attraverso gli occhi e le vicende di Joey, un cavallo che, così come i soldati, si trova a dover combattere una guerra per volere di altri è stato insolito, ma tanto commovente. Morpurgo, con gran sensibilità, va oltre alle bandiere e ai patriottismi: una dote rara. Fronte inglese o tedesco, poco cambia: i buoni e i cattivi sono ovunque, e tanti sono quelli costretti a combattere contro un “nemico” costruito da altri, ma che in realtà è un essere umano tale e quale a noi. Ecco: ciò che viene messo in risalto nel romanzo è proprio l’umanità, l’essere umani.

2# Il labirinto del Fauno di Guillermo del Toro e Cornelia Funke

Vi ricorderete certamente l’omonimo film di qualche anno fa. Bene, il libro, scritto abilmente da Cornelia Funke fa anche più paura. Spagna, 1944. La piccola Ofelia, con la madre prossima al parto, si trasferisce in un vecchio mulino tra le montagne dove il patrigno, lo spietato capitan Vidal, è di stanza per annientare i ribelli che si oppongono al regime franchista. La bambina vuole fuggire da questo ambiente mostruoso e pericoloso. Un giorno, una fata la guida giù per un labirinto, nelle cui profondità un misterioso fauno la attende da tempo. Le rivela che è la principessa perduta del Regno Sotterraneo, fuggita perché sognava il mondo degli umani, e condannata a vagare sulla terra senza memoria. Solo superando tre prove di coraggio potrà far ritorno nel suo regno.
Cornelia Funke ricrea abilmente la stessa tensione del film. Una pagina via l’altra, timore e curiosità per il “e adesso cosa succederà?” si avvicendano senza sosta; ad una realtà oscura e spaventosa si alterna una dimensione fatata ancora più paurosa e inquietante: bello, bello, bello!

3# L’algoritmo e l’oracolo di Alessandro Vespignani e Rosita Rijtano

Questo è un libro che tutti dovrebbero leggere. Illuminante, rivelatorio e affascinante. Tante preoccupazioni per l’app Immuni, quando quotidianamente, lasciamo le nostre tracce sono ovunque. I pagamenti che eseguiamo con il bancomat dicono cosa possiamo permetterci e cosa ci piace, il gps sullo smartphone registra tutti i nostri spostamenti, l’algoritmo di Facebook impara i nostri gusti in fatto di cinema e musica, moda e cibo, fino a sapere che cosa abbiamo intenzione di votare alle prossime elezioni.
Tutti questi dati che seminiamo sono il punto di partenza, il pozzo cui attingere per simulare e anticipare il futuro attraverso lo sviluppo di appositi algoritmi che permettono di predire non solo le attività quotidiane, ma anche fenomeni molto più grandi: pandemie, guerre, crolli economici e politici, disastri naturali. Un libro davvero inaspettato e che potrei anche pensare di rileggere.

4# Ustica. Una ricostruzione storica di Cora Ranci

Questo è stato l’ultimo libro letto dell’anno ed è stato meglio di un giallo di Agatha Christie! A volte la realtà è più incredibile della trama di un libro, e i fatti dietro alla strage di Ustica del 1980 “prendono” più del migliore Spy-Thriller. Il 27 giugno del 1980, un aereo di linea in volo da Bologna a Palermo si inabissa misteriosamente al largo dell’isola di Ustica. Ottantuno persone perdono la vita in una strage i cui autori, nonostante innumerevoli indagini e processi, restano ancora oggi ‘ignoti’. La ricostruzione di Cora Ranci è ricca, puntuale e offre molti spunti di riflessione, oltre a spiegare chiaramente la situazione geo-politica di quegli anni e gli equilibri precari che confluivano nel mediterraneo.

#5 Torben Kuhlmann

Questo giovane illustratore merita una menzione a parte. I suoi due libri illustrati Edison. Il mistero del tesoro scomparso e Amstrong. L’avventurosa storia del primo topo sulla luna (di cui vi ho parlato qui) sono stati una vera e propria delizia per gli occhi e per lo spirito. Un modo meraviglioso per raccontare e far avvicinare i più piccoli alla scienza. Valgono ogni centesimo del loro prezzo.

Questi i migliori libri del mio faticoso anno. Voi li avete letti? Quali sono stati i vostri libri del 2020? Se avete qualche titolo da consigliarmi, sono tutta orecchi!

Quanto al 2021, sono talmente KO che non ho neppure la forza di farmi delle aspettative. Mi basta sopravvivere, al momento. Vorrei riuscire a ritrovare un po’ di serenità e di equilibrio in questa quotidianità deludente e difficile. Certe ferite sono dure da superare, o, almeno, per me lo sono. Non escludo qualche cambiamento. Chissà. Si va avanti un giorno alla volta.

Un abbraccio e alla prossima!