Avvento letterario | La leggenda del ramo di vischio

“Oh, il ramo di vischio! Oh, il ramo di vischio!”

Per la casellina di oggi, ho pensato ad una leggenda, La leggenda del ramo di vischio.

Conosciutissima nei paesi anglosassoni, intorno al 1830, Thomas Haynes Bayley ne fece una canzone, The Mistletoe Bough, divenuta subito canzone popolare.

La leggenda narra di una giovane andata in sposa a Lord Lovell nel periodo di Natale. Dopo la cerimonia, ella propose di giocare a nascondino, un gioco al quale avrebbero potuto partecipare grandi e bambini. Poiché era il giorno del suo matrimonio, decise che sarebbe stata la prima a nascondersi e così fece: nessuno l’avrebbe più rivista.

la leggenda del ramo di vischio

Lo sposo e gli invitati la cercarono per il resto della giornata, ma invano. Forse si era addormentata, di certo sarebbe riapparsa non appena sveglia. La giornata passò, gli ospiti tornarono a casa propria, ma della ragazza ancora nessuna traccia. Lo sposo ed i suoi servitori continuarono a cercarla fino a tarda notte ed il giorno successivo: non c’era nulla che indicasse dove fosse andata o cosa le fosse capitato.

I giorni diventarono settimane e le settimane diventarono anni: Lord Lovell invecchiò, ignaro della sorte della sua bella sposa, e la storia venne tramandata da padre in figlio. La proprietà fu venduta e le generazioni si susseguirono una dopo l’altra.

la leggenda del ramo di vischio

Poi un giorno, svuotando la soffitta della vecchia casa, tra gli antichi mobili e dipinti, fu notata una cassapanca di rovere la cui serratura sembrava essere bloccata. Dopo molte difficoltà, si riuscì a sollevarne il coperchio: lì, ancora nel suo abito da sposa e con in mano il bouquet, giacevano i resti della sfortunata sposa, nascostasi nella cassa per non riuscire più ad uscirne.

Non è una storia tristissima?

Qui potete guardare il corto girato nel 1904:

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