Se guardi bene, tutto il mondo è un giardino, scriveva Frances H. Burnett.
Quando scocca Dicembre, ecco che la mente corre svelta a quei libri che si ha voglia di sfogliare, anno dopo anno. Ormai è una tradizione. E le tradizioni vanno rispettate.
Oggi vorrei condividere con voi alcuni dei libri che mi piace rileggere di Natale in Natale. Non ne avete qualcuno anche voi?
Per me dicembre vuol dire rileggere Il canto di Natale di Charles Dickens. È sempre con un misto di affetto e malinconia che torno a girarne le pagine. Seguire le vicende di quest’uomo così prosciugato dall’avarizia, in una londra vittoriana piena di contraddizioni, è qualcosa di irrinunciabile: con i tre fantasmi del Natale passato, presente e futuro, Dickens riesce a ricreare tutta la magia della Vigilia di Natale.
Così, armata di coperta, vicino al camino, ecco che seguo Scrooge dall’ufficio all’appartamento che era stato del suo socio e, insieme a lui, mi lascio sorprendere dall’apparizione di Marley, lì dove, di solito, non v’è che un anonimo batacchio. Salgo le ampie scale alla luce della candela del vecchio e mi guardo intorno, nel timore di imbattermi nell’insolito. Con un misto di paura ed attesa, aspetto lo svolgersi degli eventi che restituiranno a Scrooge la sua umanità.
Un altro luogo che mi è molto caro è casa March. Sarà che Piccole di Donne di Louisa May Alcott è stato il primo libro letto da piccola, ma per me è sempre un porto sicuro. Quando arriva l’inverno, mi piace fare ritorno in queste care mura, sotto l’occhio vigile della signora March. Crescere non è facile ed è un cammino continuo, come imparano Meg, Jo, Beth ed Amy, giorno dopo giorno. E a me piace stare con loro, davanti al fuoco, con queste ragazze che sono un po’ le sorelle di tutti, sognando un futuro ormai incerto.
Se guardi bene, scriveva Frances H. Burnett, tutto il mondo è un giardino. Il giardino segreto si apre con il ritorno in Inghilterra di Mary Lennox. Cresciuta in India, è curioso vedere come la governante di suo zio la consideri alla stregua di un animale esotico. Ci sia affeziona subito, malgrado il brutto carattere, a questa bambina per la quale, il giardino segreto, diventa il simbolo della rinascita.
Sono tanti, poi, i libri che mi piace rileggere a turno. Sempre di Frances H. Burnett, Il piccolo Lord e La piccola principessa, ma anche Il ritratto di Dorian Gray e Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde, per non dimenticare Ragione e Sentimento e Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen e Le lettere di Babbo Natale di Tolkien.
Non avete anche voi dei libri a cui tornate in questo periodo? Spero per voi che li abbiate e che vi rincuorino in queste fredde sere invernali.
Che bel post! “Piccole donne” è il mio libro del cuore e anche io, ogni anno nel periodo natalizio, adoro accoccolarmi sotto le coperte e rileggere i miei passi preferiti. Sanno di conforto e di casa. L’edizione della foto è stupenda! Vorrei leggere “Il canto di Natale” da anni, ma per mancanza di tempo mi limito a guardare ogni anno il film d’animazione, uno dei miei preferiti di sempre.
Mi piace tornare ai libri della mia infanzia. Uno che adoravo è “La città delle bambole”. Oppure sfoglio “Un regalo inaspettato” di Carole Matthews, che mi fa tanto ridere. Con lo studio e i libri da recuperare per l’uni, però, non credo avrò molto tempo a disposizione per le mie letture…
Ciao Fiorella,
🙂 che bello leggere di qualcun altro che adora Piccole Donne! E’ proprio come dici tu, sanno di conforto e di casa.
Purtroppo, con gli impegni che si hanno, è difficile trovare il tempo per tante cose, ma quello che conta è il pensiero, dico sempre.
Non conosco La città delle bambole e Un regalo inaspettato, ma mi hai incuriosita. Indagherò!
Grazie ancora, buona serata.