“Sappiamo che i mattoni della vita sono il risultato della fine esplosiva delle stelle, e noi, come tutto ciò che ci circonda, siamo il frutto dell’evoluzione dell’universo.”
Vegetariana e atea convinta, Margherita Hack, mancata nel 2013, è stata una delle più grandi personalità femminili dell’astrofisica moderna. Due le sue grandi passioni, firmamento a parte: l’inseparabile bicicletta e il giardinaggio. E non dimentichiamo i suoi sette gatti, certo.
Di suo avevo già letto Hack! Come io vedo il mondo, libro autobiografico, dove Margherita racconta sé stessa e l’amore per un campo vasto e imprevedibile quale è l’astrofisica. Una donna immensa, professionalmente ed umanamente.
Dove nascono le stelle. Dalla vita ai quark: un viaggio a ritroso alle origini dell’universo è stato pubblicato nel lontano 2004: un’eternità in termini di scienza. Da allora, ne sono state fatte di scoperte. Tuttavia, il libro non perde il suo valore.
Come anticipato dal titolo, si tratta di un viaggio a ritroso nel tempo: dalla vita, ai pianeti e alle stelle, ai primissimi istanti dell’universo e alle congetture sul perché l’universo ha le proprietà che hanno permesso tutto lo sviluppo che possiamo osservare oggi, fino ai tentativi di rispondere all’ultima delle domande: come è nato l’universo? Ed esistono eventuali altri universi?
Le domande, in realtà, sono tante: siamo soli nell’universo? Scopriremo mai l’esistenza di altre civiltà e riusciremo a comunicare con esse? Si sono formate prima le stelle o le galassie? Prima della formazione delle stelle cosa c’era? Com’era l’universo all’epoca più lontana ancora accessibile alle nostre osservazioni? C’erano già le galassie, o dovevano ancora formarsi? Come mai si è originato l’universo?
Lo sapete che l’atomo di idrogeno neutro è l’elemento più abbondante negli spazi interstellari? E che la nostra Via Lattea contiene più di trecento miliardi di stelle, la grande maggioranza delle quali costituite da stelle come il Sole o di massa inferiore? La maggior parte di queste stelle hanno una massa di circa 1/10 di quella del sole; le stelle più grosse, invece, sono molto più rare. È sempre questa stessa massa a condizionare tutte le altre caratteristiche delle stelle, ossia colore, dimensione, luminosità, durata.
Non abbiate paura: non intendo trasformare queste poche righe in un elenco di nozioni tecniche. Per quelle, vi rimando alla lettura del libro.
Dove nascono le stelle è, infatti, un libro estremamente nozionistico. Un po’ come ritornare sui banchi di scuola. Per quanto interessante, per quanto si abbia l’impressione di ascoltare una lunga, lunghissima chiacchierata interplanetaria, resta comunque un libro tecnico e pensato per chi fa già parte del settore oppure ha interesse per astronomia ed astrofisica.
Tra formule e concetti, non è stato semplice seguire questo viaggio tanto complesso. Sì, non è affatto un libro per tutti. Mi sono sentita molto, molto ignorante per la maggior parte del tempo.
Bellissime le ultimissime pagine, dove viene riportata una breve intervista a Margherita Hack: è inutile, quando parla di sé stessa, non si può non rimanere affascinati da una donna di tale levatura.
Se leggerò altro di suo? Certo che sì! 🙂
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