Verso la fine della Prima Guerra Mondiale, Ernest Hemingway prestò servizio nella Croce Rossa Americana in Italia. Questa sua esperienza, lo spinse a scrivere Addio alle armi, romanzo semi-biografico, che racconta le vicissitudini di Frederic Henry prima, durante e dopo la battaglia di Caporetto.
Categoria: Recensioni (page 9)
‘Il mondo conosciuto’ di Edward P. Jones
Il mondo conosciuto è un romanzo complesso, aspro. È l’affresco crudele di un mondo intero, raccontato attraverso le vite di schiavi, schiavi liberati e neri nati liberi. Nessuna persona dotata di un minimo di buon senso, non può non provare vergogna e frustrazione nel constatare, una volta di più, la fragilità e la fallibilità dell’umanità.
‘Gli anni della leggerezza’ di Elizabeth Jane Howard
Quello dei Cazalet, è un mondo fatto di cameriere e domestici, di cuscini di seta e di partite di tennis, di riti che si ripetono sempre uguali, quali segni distintivi di uno status che si cerca di conservare, fieramente. È come essere ammessi in un tempo lontano e perduto, cui si guarda con un misto di nostalgia, affascinati.
‘La verità sul caso Harry Quebert’ di Joël Dicker
Sabato 30 agosto 1975. Deborah Cooper chiama la centrale di polizia: ha visto un uomo inseguire ragazza nella foresta…
“L’amore, quando tutto è perduto” di Isabelle Autissier
A dispetto del titolo italiano, L’amore, quando tutto è perduto, non ha nulla a che vedere con l’amore. È una straziante storia di sopravvivenza.
‘Io non mi chiamo Miriam’ di Majgull Axelsson
Contrariamente a quanto si crede, olocausto non è solo ebrei. Nei campi di concentramento e di sterminio furono deportati, ad esempio, anche omosessuali, testimoni di Geova, prigionieri politici, anti-nazisti e zingari. La storia di Miriam parte da qui.