Questa storia comincia perché Mattia, trentacinque anni, decide di ricominciare a suonare. Suonare musica indipendente, o, come la chiama lui, musica per disadattati. Quella che quando la fai ascoltare a tua madre, ti chiede «figlio mio, cos’è sta roba? Dove ho sbagliato con te?».