La Belle Sauvage (Il libro della Polvere #1)

“Se le racconto metà delle cose che ha fatto Malcolm per salvarci la vita e tenerci al sicuro, be’, lei non ci crederebbe nemmeno!”

A tre miglia a nord del Tamigi, nel centro di Oxford, lì dove la città non è solo un mucchio lontano di torri e di guglie oltre le brumose piane di Port Meadow, sulle due sponde opposte del fiume vi sono il convento di Godstow, abitato da monache gentili, e il Trout, la locanda dei genitori di Malcolm Polstead.

Come qualsiasi figlio d’oste, Malcolm, undici anni, deve lavorare nella locanda come garzone. Ma a lui non pesa. Adora questa folla di gente che viene e che va. Dalle conversazioni di questo mondo di passaggio v’è sempre qualcosa da imparare.

Nel tempo libero, Malcolm corre al di là del ponte fuori dalla taverna, lì dove gli edifici di pietra grigia si levano fra i campi verdi e i terreni del convento di Santa Monica. È un ragazzo di buon cuore, sempre pronto ad aiutare le suore nelle faccende e nelle commissioni quotidiane, nonché il signor Taphouse, l’anziano falegname.

Il colmo della felicità, però, lo raggiunge quando, insieme ad Asta, il suo daimon, va in giro sulla loro canoa, La Belle Sauvage.

La sua è una esistenza serena e felice. L’unica nuvola è Alice, la ragazza che dà una mano a lavare i piatti alla locanda: si stanno antipatici, non c’è nulla da fare.

Tuttavia, all’improvviso la vita di Malcolm viene stravolta, trascinata nella parabola di eventi scatenati dalla nascita di una bambina: Lyra, affidata alle suore del convento e sulla quale pende un’oscura profezia.

“Se le racconto metà delle cose che ha fatto Malcolm per salvarci la vita e tenerci al sicuro, be’, lei non ci crederebbe nemmeno!”

La Belle Sauvage Il libro della Polvere recensione

La Belle Sauvage (Il libro della polvere) è il primo libro di una trilogia che fa da prequel ad una trilogia ben più nota, quella de Queste oscure materie di Philip Pullman.

Il romanzo si colloca indietro di undici anni rispetto ai fatti de La bussola d’oro e seguiti. Se da un lato vediamo l’universo di Malcolm espandersi con la sua iniziazione alla conoscenza, dall’altro assistiamo alla nascita e alla instaurazione di una vera e propria dittatura, con il regime del terrore che ne consegue.

Al Magisterium e alla temutissima Corte Concistoriale di Disciplina (CCD) si affianca la Lega di Sant’Alessandro, col compito di plasmare e asservire le nuove generazioni secondo e alla volontà della dittatura. Di contro, in difesa della democrazia e dei principi della libertà di pensiero e di parola, sorge l’organizzazione segreta Oakley Street. E intanto, si dispongono i pezzi dell’ennesima infinita guerra tra religione, scienza e magia, dove hanno ragione tutti e nessuno.

In una narrazione piena di alti e bassi, il giovane Malcolm, armato di coraggio, affronta queste correnti tanto più grandi di lui e che lo segnano inevitabilmente.

Un romanzo “di preparazione” agli altri due libri della trilogia e sicuramente non ai livelli de Queste oscure materie. Nebulose ed eccessivamente oniriche le ultime cento pagine.

Piacevole, ma mi aspettavo di più.

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