Polo Artico La Verità Del Ghiaccio

Polo Artico. La verità del ghiaccio di Emanuele Franz

Fin da quando ero bambino pensavo al Nord come alla meta suprema, il punto ultimo ove giungere. Nella vita di un avventuriero non può mancare una spedizione polare: non ci si può dire veramente avventurieri se alle spalle non si è attraversato il circolo polare artico, se non si è gettato uno sguardo al Polo Nord“.

Polo Artico Emanuele Franz
Polo Artico. La verità del ghiaccio di Emanuele Franz | Audax Editrice | 2021 | pp. 114 | ISBN: 9788896144480 | € 12

Polo Artico. La verità del ghiaccio di Emanuele Franz si propone di essere un diario filosofico del suo viaggio alle Isole Svalbard, ultimo avamposto della civiltà umana verso il Polo Artico.

Non fosse stato per il torneo di Robinson, non penso avrei letto questo resoconto, anche se lo spirito di avventura non mi manca.

Il libro, realizzato con il contributo Club per l’Unesco di Udine, con il sostegno degli amici di Ugovizza e il prezioso aiuto dell’amico Renzo Lorenzi, è stato commentato dal pronipote dell’ammiraglio Robert Edwin Peary, Hivshu Robert E. Peary II, “un lavoro veramente interessante“.

Chi è Robert Edwin Peary? Il primo uomo al mondo ad aver raggiunto il Polo Nord geografico nel 1909, nonché uno degli ultimi rappresentanti della cultura sciamanica Inuit della Groenlandia.

In Polo Artico. La verità del ghiaccio è chiaro l’amore di Emanuele Franz per il Polo Artico. Lo ripete talmente tante volte in 114 pagine, che riesce a strappare un sorriso – fino ad un certo punto.

“Il pathos del Nord mi conquistava: come una falena volevo partire, foss’anche scalzo, per quella Luce di ghiaccio che mi gridava di amarla e possederla.”

“Insomma, per me il Nord doveva essere il punto finale, o iniziale che dir si voglia, di un cammino mistico e filosofico alla scoperta della verità originaria, il luogo che contiene tutti i luoghi, il Topos, per dirla alla greca, nel quale assiso gioca l’Eterno.

“Mi sarei precipitato anche a piedi da casa mia mendicando tanto era forte in me la possanza del sogno.”

Questo ardito avventuriero, che nel luglio 2021 (sfidando il COVID) parte lancia in resta, mischia la sua esperienza personale con filosofia, mitologia, resoconti di viaggiatori e di popoli che prima di lui si sono cimentati nell’impresa.

Emanuele Franz parla di “viaggio iniziatico” di “viaggio mistico” e, sicuramente, così l’ha sentito e vissuto lui. Eppure, tra Mito degli Iperborei, simbolismo metafisico del Sole di mezzanotte, storia delle grandi spedizioni artiche e antartiche e riflessioni sui cambiamenti climatici, quello che manca, forse, è proprio un po’ più di spessore per l’esperienza personale.

Personalmente, non sono riuscita a cogliere tutta l’avventura che mi sarei aspettata. Mi dispiace che, in Polo Artico. La verità del ghiaccio, Emanuele Franz non sia riuscito ad andare oltre alla dimensione turistica.

Per quanto l’entusiasmo sia tanto, tutto ha un sapore molto turistico che – certo! – forse, oggigiorno, è ormai inevitabile. Sicuramente non si incontrano più le difficoltà ed i pericoli degli esploratori di altri tempi.

 Per chi fosse interessato, vi lascio anche il video Youtube del suo reportage.

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