Respira, respira ancora. Andrà tutto bene

L’estate è ormai agli sgoccioli. Non so come sia andata la vostra, ma la mia non è stata certo come me l’aspettavo. Ho vagato di settimana in settimana, facendo cose e vedendo gente, eppure non ricordando nulla. Settimane di vuoto, di interrogativi senza risposta sempre più grandi. Nebbia e domande. 

Tutto scorre come se non ti riguardasse. Riavvolgi il nastro, lo riavvolgi ancora, e ancora e ancora, cercando di capire cosa sia andato storto, cosa potevi fare diversamente. All’assenza ci si abitua; la mancanza resta. E, intanto, prendi coscienza che ci sei o no, non fa differenza. E’ come se tu non fossi mai esistita. Sei stata zero. 

Respira. Respira di nuovo, più profondamente. Andrà tutto bene.

Pensi a chi appena può ti dedica un pensiero, un’ora del suo tempo, per distrarti, per darti un sorriso, per dirti che c’è; a chi, pur dandoti conforto, è disorientato ed incredulo tanto quanto te e spera in non so cosa più di te. Non riesci ad essere di compagnia,ma sei grata. Tanto. 

Respira. Respira di nuovo, più profondamente. Andrà tutto bene.

Pensi al nuovo lavoro, quello che hai appena cominciato e che doveva essere un nuovo inizio. Ma l’entusiasmo è venuto meno, ti manca qualcosa. Fai tutto meccanicamente. Ti tieni impegnata. Ma non ti importa di nulla. Porti avanti gli altri progetti che ti eri fatta, ma è come se non fossero affar tuo. E dire che ne eri contenta! 

Respira. Respira di nuovo, più profondamente. Andrà tutto bene.

Le letture. Poche. Disinteressate. Fatte male. Te ne dispiaci. Così non va. Allora, posi tutto, aspettando che vada meglio. Non è così. Allora riprendi quel libro, ne leggi qualche pagina, non ne ricordi una parola. Dannazione! Sbuffi. Te la prendi con te stessa. Ti incaponisci. Queste parole devono restare. 

Respira. Respira di nuovo, più profondamente. Andrà tutto bene.

All’assenza ci si abitua; la mancanza resta.

andrà tutto bene

2 comments on “Respira, respira ancora. Andrà tutto beneAdd yours →

  1. Mi è molto familiare ciò che descrivi.
    I libri poi fatico a leggerli quando la testa è impegnata a fronteggiare il caos emotivo lasciato da un vuoto. Tutto quello che normalmente mi dà carburante perde consistenza e io non so più nemmeno chi sono. È successo e probabilmente accadrà di nuovo, perché nella vita i vuoti si alternano ai pieni e bisogna un po’ abituarcisi. Non ho ricette per farti stare meglio. Posso solo dirti che passerà, stanne certa, ma dovrai essere paziente e leccarti le ferite da sola. Ne uscirai più forte di prima. Arriverà il momento in cui riuscirai di nuovo a leggere, curare il blog e fare tante cose belle. In bocca al lupo per il nuovo lavoro. Ti abbraccio forte forte ❤️

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